Le stelle cadenti...cosa sono in realtà?



Siamo tutti affascinati in queste serate estive dal fenomeno delle stelle cadenti che ci lasciano con il naso all’insù nella speranza di poter esprimere qualche desiderio.
Il nome “stella cadente” in realtà non sarebbe appropriato, infatti quello che vediamo non sono stelle ma sono residui lasciati dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, proprio in questo periodo dell’anno la terra nel suo percorso intorno al sole si ritrova in questa zona piena di “polvere” lasciata appunto dal passaggio della cometa.


Ciò che vediamo dunque sono particelle di polvere che vanno dalle dimensioni di granelli di sabbia a sassi di qualche centimetro di diametro che nell’impatto con l’atmosfera si incendiano a causa della pressione generata dal corpo stesso, l’altissima velocità (dai 20 ai 70 km/s a seconda della dimensione dell’oggetto) con la quale questi corpi impattano l’atmosfera comprimo l’aria che hanno difronte durante la loro caduta, questa diventa incandescente e brucia la meteora.
Per spiegare meglio questo concetto si può pensare a quando si tappa con un dito la pompa per gonfiare le ruote della bicicletta, se si continua a pompare tenendo il foro di uscita dell’aria tappato l’aria compressa si surriscalda tanto da scottarci il dito.


Ma a che altezza effettiva si trovano queste stelle cadenti?
La scia lasciata dalle stelle cadenti si forma nello strato dell’atmosfera chiamato mesosfera ad una altezza compresa all'incirca tra i 50 e gli 85 km sul livello del mare, quando vediamo un corpo entrare nella nostra atmosfera è lì che inizia ad incendiarsi.


Dopo l’impatto con la mesosfera delle povere stelle cadenti non rimane niente, tranne minuscole particelle di polvere che ricadono sulla terra, le stelle cadenti non cadono ovviamente solo durante le notti di agosto ma anche durante tutto l’anno; la terra infatti è costantemente bombardata da materiale proveniente dallo spazio esterno, si stima una quantità di circa 40 tonnellate l’anno (ma determinare con precisione questo numero è praticamente impossibile).

Commenti

Post popolari in questo blog

I grandi plateau basaltici, le più grandi eruzioni avvenute sulla terra

Campi Flegrei: il supervulcano italiano